Questo progetto nasce durante il corso di fotografia; una mattina (come di consueto quando faccio un sogno che mi rimane impresso) ero davanti al computer a scrivere le vicende del mio inconscio durante la notte appena trascorsa. Mi sono resa conto di poter dare un’immagine concreta ad alcuni di essi e la cosa mi ha subito coinvolta essendo qualcosa di strettamente personale. Ho iniziato così a selezionare alcuni sogni e a scattare delle foto come se fossero dei frame di una me vista dall’esterno. Ho scelto il bianco e nero per dissociarmi dalla realtà e per rendere utile la descrizione di alcuni dettagli e colori nelle didascalie. Quasi tutti i sogni non sono scritti per intero: mi piaceva l’idea di selezionare quello che più mi era rimasto impresso e che riuscisse a dare un significato riassuntivo dello stesso. Ho deciso di fotografare mia sorella e non di farmi fotografare, in quanto non serve per forza la mia immagine per rappresentare i miei sogni … ma serviva esattamente il punto di vista che volevo rappresentare, questo era possibile solo se le foto venivano scattate da me.